Cosa sono le particelle alfa

Il Radon emette radiazioni ionizzanti ed in particolare emette particelle alfa. Ma cosa sono le particelle alfa? In questo articolo andrò a fornire alcune informazioni in merito alle particelle alfa e alla loro pericolosità.

Le particelle alfa sono una forma di radiazione ionizzante corpuscolare costituite da due protoni e da due neutroni. A differenza delle radiazioni elettromagnetiche, come raggi X e raggi Gamma, hanno una massa. Inoltre, possiedono una carica positiva.

L’emissione delle particelle alfa si riscontra principalmente in elementi ad elevato numero atomico e ricchi di protoni, come ad esempio Uranio, Plutonio ed il Radon. In alcuni casi l’emissione di una particella alfa è correlata anche ad una emissione di raggi gamma.

Le particelle alfa sono considerate delle radiazioni direttamente ionizzanti, cioè radiazioni che possiedono una carica elettrica; riescono quindi ad ionizzare la materia in modo diretto. Sono considerate, inoltre, particelle cariche pesanti. Questo tipo di particella perde energia nella materia principalmente per urto con gli atomi della materia stessa. Nonostante che il singolo urto cede una piccolissima quantità di energia, il numero elevato di urti che una particella carica subisce nella materia è così elevato che la perdita totale di energia diventa significativa.

Questi procedimenti permettono alla particella di cedere la maggior parte della propria energia nel mezzo attraversato. Inoltre, avendo una carica elettrica, la traiettoria delle particelle alfa vengono deflesse dalla carica elettrica presente nel mezzo stesso. Questo fa si che la particella stessa “rimbalza” all’interno del mezzo riducendo il “range”, ovvero il percorso che compie all’interno del mezzo prima di perdere completamente tutta la propria energia.

Queste caratteristiche permettono di fornire alcune indicazioni in merito alla pericolosità delle particelle alfa. In considerazione del fatto che le particelle alfa cedono gran parte della propria energia e hanno un “range” molto piccolo, queste sono praticamente innocue in caso di esposizione esterne, ovvero quando la sorgente si trova esternamente al corpo umano. Bastano pochi millimetri di un qualsiasi materiale, come ad esempio un foglio di carta, o pochi centimetri di aria per fermare completamente le particelle alfa. Quindi, a meno che la sorgente radioattiva non sia a diretto contatto con la pelle, il rischio radiologico dovuto all’esposizione esterna è completamente irrilevante.

Discorso diverso deve essere fatto nel caso di contaminazione interna. Nel caso in cui la sorgente radioattiva, a causa del suo stato fisico, può essere ingerita od inalata. Può quindi accumularsi negli organi interni del nostro corpo. In questo caso la sorgente si trova a stretto contatto con i tessuti degli organi del nostro corpo e può rilasciare la propria energia nei tessuti stessi, aumentando il rischio radiologico.

In considerazione del fatto che il Radon è un gas, e che può essere respirato, l’organo bersaglio sono i polmoni, ed è per questo motivo che il Radon è considerato un elemento cancerogeno per i polmoni.